La legge di bilancio 2023 ha prorogato il bonus mobili ed elettrodomestici, anche se con un tetto di spesa più basso e nuove riduzioni in programma per l’anno successivo.
Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta e qual è la procedura corretta per richiederlo, in presenza di requisiti validi.
Cos’è il Bonus mobili ed elettrodomestici
Si tratta di un’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile in cui siano stati effettuati, o siano in corso, lavori di ristrutturazione con inizio delle attività a partire dal 1° gennaio del 2022.
L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% che va calcolata su un importo massimo di 8.000 €, che saranno restituiti al contribuente in forma rateale, fino a un massimo di 10 rate.
Considerato che nel 2024 si prevede un ulteriore abbassamento della soglia di spesa a 5.000€, è bene cercare di approfittarne quanto prima, se si ha necessità di rinnovare il proprio arredo.
Condizioni per avere il bonus
Per ottenere l’agevolazione, oltre ai suddetti lavori di ristrutturazione, è necessario tenere traccia di tutte le transazioni effettuate per gli interventi di recupero edilizio e, ovviamente, per la mobilia acquistata: i pagamenti, quindi, devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o credito; non sono ammessi assegni bancari, contanti o altri metodi di pagamento. Ai fini della documentazione contabile, sono ritenuti validi anche gli scontrini con indicazione del codice fiscale del compratore che, attenzione, deve necessariamente anche il richiedente del bonus.
Per quanto riguarda i mobili, sono esclusi porte, pavimenti e complementi d’arredo, come le tende. Per quanto riguarda gli elettrodomestici occorre prestare attenzione alla classe energetica, che deve essere non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Come ottenere il bonus
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Tutte le ricevute di pagamento devono essere conservate, unitamente alle fatture riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni acquistati.
Per ulteriori dettagli ti invitiamo a consultare il sito dell’Agenzia delle entrate.
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